sabato 13 luglio 2019

UN LIBRO PER CRESCERE: "ERRORI DA NON RIPETERE"-di Siegel e Hartzell

Le esperienze infantili, il modello genitoriale con cui ci si è relazionati influenzano il modo in cui ciascuno darà forma e sostanza al proprio ruolo genitoriale:
il figlio che siamo stati e i genitori che abbiamo avuto influenzano il modo in cui saremo genitori.
Eppure capita spesso di incontrare persone che si domandano il perché, nonostante certi comportamenti li abbiano tanto fatti soffrire da bambini, tendono a riprodurre quelle stesse modalità relazionali con i propri figli:
         come liberarci dai vincoli del passato che continuano a condizionarci nel presente?
È questa la tematica al centro del libro “Errori da non ripetere" nel quale Daniel Siegel, psichiatra infantile di fama internazionale, e Mary Hartzell, educatrice e psicologa gli autori mostrano sia come le prime interazioni del bambino con le figure di riferimento abbiano un impatto diretto sulla struttura e sul funzionamento del cervello sia come la rilettura del proprio passato aiuti a comprendere e talvolta prendere le distanze da modelli educativi che si sono “subiti” e che non si condividono del tutto o in parte.
Questo libro mette il focus sulla possibilità che il genitore ha di gettare il seme più prezioso nella vita di suo figlio: l’amore per se stessi e la fiducia nell’altro; se si potessero tradurre in parole queste precoci esperienze del bambino, suonerebbero più o meno cosi:
“la mamma accorre al mio richiamo, sono degno di amore”,
“ la mamma mi lascia sperimentare ma, se mi volto a cercare il suo sguardo, scopro che il suo è restato su di me: posso sorriderle e continuare a esplorare, sono al sicuro”.
Un attaccamento sicuro nei confronti di un adulto in grado di rispondere alle richieste primarie del bambino è di fondamentale importanza per il suo sviluppo cognitivo ed emotivo perché permette al bambino di costruire dentro la relazione con la figura di riferimento una graduale percezione di se’ come degno di amore proprio perché oggetto dell’amore materno al quale la madre risponde e, contemporaneamente, si costruisce una visione del mondo come un posto “sicuro” in cui potersi pian piano muovere ed esplorare sapendo che, in caso di bisogno o pericolo, la figura di riferimento accorrerebbe in modo pronto, accogliente e capace di contenere e dar senso alle esperienze fatte e agli stati interni.
Un libro per riflettere, uno stimolo per migliorarsi.

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