domenica 13 dicembre 2020

UN LIBRO PER CRESCERE: LA PRIMA NEVE di Lupo Guido

                                                                         Immagine tratta dal web

Dicembre ha annunciato il suo arrivo fiocco dopo fiocco e non esiste bambino che non abbia sollevato il proprio naso all'insù per ammirare il candore lieve: LA PRIMA NEVE.

Un libro gentile e delicato che ci racconta con poche parole e illustrazioni meravigliose le emozioni e lo stupore di fronte a questa magia speciale.

E allora l'esplorazione diventa scoperta, e la narrazione attraversa il mondo delle sensazioni: pic pic pic il picchiettio alla finestra dei cristalli di ghiaccio, sentire come scricchiola sotto i piedi, scoprire la bellezza in mezzo al bosco, il mondo diventa ovattato fino ad incontrare altre persone e condividere la gioia di stare insieme.

Ed ecco che anche i più grandi si incantano ad osservare la neve: profumo di infanzia e ricordo nostalgico così fragile, così lieve.
 

mercoledì 25 novembre 2020

SEMPRE ATTIVI I NOSTRI SERVIZI DI CONSULENZA ANCHE ON-LINE

IMMAGINE TRATTA DAL WEB

Siamo sempre pronte ad accogliervi!

Continuiamo a ricevere in presenza, ma qualora fosse necessario a garantire sicurezza e continuità al percorso di consulenza intrapreso, siamo disponibili a svolgere i colloqui on-line.

Per noi la vostra sicurezza è una priorità, una sicurezza non solo inerente l'attuale emergenza sanitaria, ma anche la vostra sicurezza emotiva.

IL FILO DI PERLE continua ad essere il vostro POSTO SICURO.


💜


lunedì 9 novembre 2020

UN LIBRO PER CRESCERE: "LA PAURA CHE DIVENTA CORAGGIO"- L. Mazzuccheli e G.Telli

"Scappare da ciò che ti spaventa non farà andare via la paura"
                                                                             Cit. Mazzucchelli

Ecco la nostra proposta per il mese di Novembre, abbiamo scelto di invitarvi a questa lettura perchè è davvero ricca di spunti su cui riflettere.

 Sebbene sia rivolta ai bambini e riesca perfettamente a rendere comprensibili anche a loro temi psicologici importantissimi, affronta un tema trasversale che attraversa l'esistenza di ciascuno di noi, a tutte le età.

Chi non ha mai avuto paura? 
A chi, come Volpe, non sara' capitato di sentirsi pervaso da timori apparentemente insuperabili?

La Paura può trasformarsi in Coraggio se invece che scappare impariamo, pian pianino, a guardarla più da vicino per scoprire il suo significato, il suo senso, il suo valore...

pensate alla fine si potrebbe perfino scoprire che ciò che fa tremare esiste solo nei nostri pensieri che, come sempre, hanno il potere di dare forma alla nostra realtà.

La bellezza di questo libro sta nel mandare il messaggio che la soluzione non è "non avere paura"   (come spesso si tende a semplificare nel tentativo di rassicurare), ma è la sua legittimazione, il suo rispetto, il suo ascolto, aspetti questi che permetteranno, per esempio, a Volpe di trasformare la sua esperienza in una vera e propria prova di coraggio.


  Se sapremo accogliere la Paura e non scappare, sarà lei stessa ad indicarci la strada verso il coraggio!

Buona lettura e buon cammino
                                                        
                                                                                     Il Filo di Perle
                                                                               https://www.amazon.it/paura-diventa-coraggio-SerenaMente-colori/dp/8809895991/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=131RBY1IRUM4A&dchild=1&keywords=la+paura+che+diventa+coraggio&qid=1604930311&sprefix=la+paura%2Caps%2C278&sr=8-1  💜







 

lunedì 5 ottobre 2020

AGNELLO RIMBALZELLO: UN CORTOMETRAGGIO CHE INSEGNA A NON ARRENDERSI MAI!

QUESTO CORTOMETRAGGIO (PIXAR 2003) CI REGALA MESSAGGI IMPORTANTI IN POCHI, PREZIOSI MINUTI: IL TEMA DELLA FRUSTRAZIONE, DELL'IMPORTANZA DELL'INTEGRAZIONE, DEL VALORE DELL'AMICIZIA, DEL VALORE DEL CORAGGIO E DELLA DETERMINAZIONE, DELLA GIOIA DEL VEDER SUPERATI I PROPRI LIMITI GRAZIE ALLA CAPACITA' DI TROVARE ALTRE SOLUZIONI.






PERMETTIAMO AI BAMBINI ( MA VALE ANCHE PER GLI ADULTI!) DI PUNTARE IN ALTO, DI CONFRONTARSI CON LA LIBERTA' CHE POTRA' TRASFORMARSI IN CORAGGIO: NEL MOMENTO IN CUI LA SPERIMENTAZIONE E' POSSIBILE IL RISULTATO è UN TRAGUARDO NELLA CRESCITA SIA CHE SI TRATTI DI UN SUCCESSO CHE DI UN FALLIMENTO.

 EDUCHIAMO ALLA FIDUCIA E ALL'ENTUSIASMO NELL'ACCOGLIERE IL CAMBIAMENTO CHE PUO' NASCERE DA UN'APPARENTE DIFFICOLTA'.

 L'AUTOSTIMA DI NUTRE DI METE RAGGIUNTE E QUANTO PIU' FORTI SONO STATE LE PAURE SUPERATE, TANTO PIU' QUESTE ESPERIENZE POTRANNO ESSERE SOLIDI  PILASTRI DELL' IDENTITA'.


 BUONA VISIONE!

IL FILO DI PERLE

giovedì 1 ottobre 2020

UN LIBRO PER CRESCERE: salutiamo pieni di riconoscenza GRAZIA HONEGGER FRESCO, invitandovi ad approfondire le sue opere.




Il nostro pensiero e il nostro riconoscimento più profondo vanno oggi ad una figura storica di noto spessore pedagogico, caposaldo di una filosofia preziosa e rara, che ha sostenuto i grandi principi Montessoriani. 

Grazia Honegger Fresco. 

Membro del centro nascita montessori di Roma, e della cooperativa "percorsi per crescere", ha lavorato per molti anni con bambini dalla nascita fino alle elementari. Ha realizzato diverse esperienze con genitori e educatori valorizzando sempre il ruolo attivo della famiglia e dei servizi nella prima infanzia promuovendo compartecipazione e alleanza nella crescita del bambino. 

Condirettrice de "il quaderno montessori" si è rivolta al bambino attraverso la stessa educazione alla Pace che Montessori sosteneva e praticava con costanza e dedizione. 

Nella sua esperienza ha sempre valorizzato l'originalità di ogni bambino attraverso la cura estrema per l'ambiente rif."una casa a misura di bambino"; ha inoltre sostenuto e supportato il valore della genitorialità e della famiglia rif. "essere  genitori" ed "essere nonni". 

È stata Caposaldo e pilastro pedagogico per i servizi della prima infanzia grazie al suo "un nido per amico" dal quale citiamo alcuni paragrafi. Sempre attenta ai bisogni del bambino, e al duo ritmo naturale di crescita sì è schierata nel pieno della bufera modaiola de "Fate la nanna" promuovendo una pedagogia del co-sleeping e un'attenzione scrupolosa ai bisogni fisiologici con il suo famosissimo libro "Facciamo la nanna". 


A tutti coloro che vogliono vivere con consapevolezza la relazione col bambino, ma anche con delicatezza attenzione e rispetto rivolgiamo il nostro invito ad approfondire il suo pensiero che è destinato a restare e a tenere vivo il suo pensiero e il suo ricordo.

         Salutiamo con gratitudine, 

        illuminati dai suoi insegnamenti 

che ci guideranno nella pratica quotidiana 

                                                                                                                                - Il Filo di Perle- 


domenica 5 luglio 2020

UN LIBRO PER CRESCERE:"IL CUORE E LA BOTTIGLIA" di OLIVER JEFFERS



"C'era una volta una ragazza, più o meno come tante altre. Aveva la testa piena di tutte le curiosità del mondo, faceva domande sulle stelle e si meravigliava del mare. Ogni nuova scoperta la incantava... finchè un giorno  trovò una sedia vuota".


Qualcuno che amava non c'era più. Davanti alla solitudine e al vuoto quella bambina decise di mettere al sicuro il suo cuore chiudendolo in una bottiglia... per non soffrire più.

"Niente era più come prima. si dimenticò le stelle... e smise di prestare attenzione al mare".

Quella bambina diventò grande e il suo cuore era sempre al sicuro anche se pesante e ingombrante, tante volte avrebbe voluto trovare il coraggio di liberarlo...ma non sapeva come fare... fino a quando nel cammino della vita incontrò

"qualcuno più piccolo e ancora pieno di curiosità sul mondo ...e semplicemente accadde, il cuore tornò al suo posto"

"la sedia non era più vuota... la bottiglia invece sì"

Un albo illustrato delicato e poetico che tocca le corde malinconiche del dolore associato ad una mancanza, del tentativo di difendersi dal dolore che ne deriva.

L'autore con le bellissime illustrazioni dal grande potere evocativo, accompagna nella percezione del  potere trasformativo che l'incontro con un bambino - il proprio figlio/a- può generare nell'esistenza di una donna la quale, grazie a questa esperienza, si riscopre capace di notare le tante sfumature della vita, che animano la curiosità e il desiderio di scoperta dell'esistenza in ogni sua forma.

A tutte le donne che nella maternità hanno  hanno riscoperto l'essenza più profonda dell'infanzia fatta di stupore autentico e curiosità insaziabile.

La vita è una scoperta a tutte le età, non è mai troppo tardi per liberare il cuore e tornare a vivere.

Buona lettura







lunedì 1 giugno 2020

2 GIUGNO 2020-DISTURBI ALIMENTARI E MATERNITA': L'IMPORTANZA DI UN SUPPORTO MULTIDISCIPLINARE



IN  OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE "IL FILO DI PERLE" VUOLE SENSIBILIZZARE SULL' IMPORTANZA DI UN SUPPORTO MULTIDISCIPLINARE DI TIPO PSICOLOGICO E OSTETRICO ALLE DONNE CHE CONVIVONO CON QUESTO TIPO DI SOFFERENZA.






  • DIFFICOLTA’ DELLA DIAGNOSI

Spesso le donne in gravidanza non dichiarano di soffrire di un di un disturbo alimentare (DCA) e la difficoltà della diagnosi può aumentare in relazione al fatto che molti sintomi possono essere“mascherati”: per esempio il fisiologico aumento di peso spesso non ci aiuta a fare una diagnosi di DCA anche perché le stesse donne con un disturbo alimentare di tipo restrittivo nonostante abbiano un BMI più basso, comunque aumentano di peso in gravidanza e quindi il PESO non è di per sé un campanello d’allarme.
La nausea gravidica e il vomito, l’aumento dell’appetito, l’aumento di peso tipici della gestazione rendono difficile definire ciò che è normale da ciò che è un disturbo alimentare.

A questo aggiungiamo un altro importante fattore che rende complesso riconoscere clinicamente questi fattori di rischio da parte del clinico: la vergogna che accompagna frequentemente il vissuto di queste donne rispetto la problematica che vivono con il cibo.

  • ANORESSIA

È altamente consigliato il raggiungimento di un indice di massa corporea adeguato nel caso in cui una
paziente desideri una gravidanza, in quanto sembra esistere una correlazione tra Anoressia con sintomi attivi o in remissione e basso peso alla nascita del bambino/a oltre che un aumento del rischio prematurità. 
Talvolta nella storia clinica di queste donne si riscontra difficoltà di concepimento, per mancata o alterata ovulazione. 
Spesso donne che soffrono di Anoressia non sanno riconoscere la differenza tra la nausea gravidica
fisiologica e l’impulso all’autoinduzione del vomito: è abbastanza tipico di queste donne avere una scissione tra mente e corpo, un aiuto psicologico è fondamentale per accompagnarle ad un lavoro sulla consapevolezza/accettazione di una fisicità che cambia.

E’ un’esperienza complessa per queste donne confrontarsi con segnali corporei che non si possono
“ignorare”, sono donne allenate a non sentire la fame o meglio a sentirla senza assecondarla: sono donne che possono essere spaventate dalla paura di perdere il controllo sul loro corpo; sono donne fragili che stanno attraversando una fase generativa che mobilita risorse emotive e fisiche ma anche fatiche psicologiche importanti.

Tra le pazienti anoressiche si riscontra un’ambivalenza tra il desiderio di gravidanza e la paura della stessa, le evidenze scientifiche confermano questo dato clinico infatti si riscontra un numero più basso di gravidanze e un’età più avanzata di concepimento del primo figlio.

  • BULIMIA

Se il tema della VERGOGNA è vero nel caso delle donne che soffrono di Anoressia, è ancor più vero, se possibile, per coloro che convivono con la Bulimia che potremmo definire, semplificando un po’, una condotta compensatoria mirante a “riempire”, illusoriamente, un vuoto emotivo importante.

È difficile distinguere l’abbuffata tipica di una sintomatologia bulimica dal fisiologico aumento dell’appetito.
Il cibo spesso diventa una strategia per placare l’ansia: è di paure la gravidanza ne porta con sé insieme alle 1000 gioie, ed ecco che queste donne sperimentano la difficoltà a contenere un’emotività spesso dirompente che chiede di essere contenuta, anche in questo caso l’auto psicologico può essere
fondamentale.

Ci sono evidenze scientifiche che riconoscono un aumento di aborti spontanei, un aumento di frequenza di travaglio indotto e anche un aumento di tagli cesarei o parti operativi.

Studi dimostrano maggiore frequenza di complicazioni alla nascita e prevalenza di bambini piu’ grandi rispetto all’età gestazionale, alcune di queste complicanze sono dovute macrosomia fetale probabilmente dovuta al sovrappeso materno in gravidanza, anche se i dati sperimentali non sono d’accordo a ritenere come causa esclusiva il peso materno.

-NON SIETE SOLE-
💜
E’ importante accompagnare sia da un punto di vista psicologico e ostetrico le donne con una storia clinica di DCA.

Un terapeuta esperto nel trattamento dei disturbi del comportamento alimentare potrà essere una figura con cui lavorare sui vissuti presenti, sulle paure ma anche sulle risorse psichiche.
A un livello relazionale l’utilizzo di un approccio sistemico familiare si presta ad attivare anche le risorse familiari presenti, al fine di creare una rete di supporto pratico ed emotivo, se possibile, intorno non solo alla futura mamma ma intorno a tutto il nuovo sistema famigliare che si sta costituendo: non dimentichiamo i papà!

Un’ostetrica potrà accompagnarvi in questo viaggio lungo tanti mesi
Potrà offrire la sua calda professionalità al fine di sostenere, riconoscere e supportare i cambiamenti fisici e emotivi che la gravidanza comporta. Potrà essere la professionista presente dal test positivo, fino al travaglio, parto e anche nelle prime settimane dopo la nascita del bambino. Le sue consulenze e visite non si limiteranno al semplice controllo di esami, ma accoglierà anche dubbi, timori e paure dei neogenitori con un approccio salutogenico e personalizzato.

Presso “Il Filo di Perle” potrai trovare l’aiuto che stai cercando, un’equipe attenta, multidisciplinare e
preparata.




    

COCCOLE IN CUCINA: POLPETTE DI MIGLIO E VERDURE

Immagine tratta dal web


INGREDIENTI:💧🌿

-PER UN BICCHIERE DI MIGLIO, 3 BICCHIERI DI ACQUA O BRODO
-VERDURE DI STAGIONE
-PAN GRATTATO
-RICOTTA(FACOLTATIVA)
-ERBE AROMATICHE (FACOLTATIVE)


PREPARAZIONE:🙇
DIFFICOLTA':💛💛MEDIA

LAVATE IL MIGLIO, CUOCETELO IN ACQUA O BRODO PER CIRCA 20 MINUTI.
LASCIATE RAFFREDDARE E IMPASTATE CON VERDURE COTTE IN PRECEDENZA (CAROTE, ZUCCHINE, PISELLI), SI PUO' AGGIUNGERE NELL'IMPASTO ANCHE UN CUCCHIAIO DI RICOTTA E ERBE AROMATICHE.

DARE FORMA ALLE POLPETTE.
PASSARE NEL PAN GRATTATO
COTTURA IN FORNO E PER FINIRE UN FILO D'OLIO A CRUDO

domenica 31 maggio 2020

UN LIBRO PER CRESCERE: LE COSE CHE PASSANO- di Beatrice Alemagna


ECCOCI AL NOSTRO CONSUETO APPUNTAMENTO CON LA NOSTRA RUBRICA 
"UN LIBRO PER CRESCERE"

 ABBIAMO SCELTO 
"LE COSE CHE PASSANO"
di Beatrice Alemagna



POICHE' NON SARA' POSSIBILE CONSULTARLO DIRETTAMENTE NELLA NOSTRA SALA D'ATTESA (CHE PURE E' GIA' PRONTA A RIACCOGLIERVI), 

ABBIAMO PENSATO DI PROPORVI UN VIDEO CHE POSSA SODDISFARE LA CURIOSITA' CHE OGNI LETTORE PROVA QUANDO HA UN NUOVO LIBRO IN MANO: CIOE' SFOGLIARE LE SUE PAGINE  (NOI LO SAPPIAMO MOLTO BENE!).
                                

CI PIACEVA L'IDEA DI TRASMETTERE UN MESSAGGIO DI TRANSITORIETA' DELLA COMUNE ESPERIENZA PANDEMICA CHE GRANDI E PICCINI STANNO ATTRAVERSANDO: PASSERA' COME PASSANO TANTE COSE, ANCHE MOLTO DIFFICILI..AD ESEMPIO LA PAURA O I BRUTTI PENSIERI.

IN TUTTA QUESTA INCERTEZZA FATTA DI COSE CHE CAMBIANO E CHE CHIEDONO UN ADATTAMENTO, E' SEMPRE BELLO POTER RICORDARE CHE L'AMORE  E' QUALCOSA CHE NON CAMBIERA' MAI:

"Nella vita,
sono molte le cose che passano.
si trasformano, se ne vanno.
Tutte, meno una."
                                                           ALEMAGNA
💜


sabato 30 maggio 2020

LOCKDOWN E DISTURBI ALIMENTARI- EMDR AL TEMPO DEL COVID 19 - GIORNATA FORMATIVA


Un grazie all’ Associazione EMDR Italia per questa mattinata di alta formazione con la dott.ssa Balbo e il Prof. Calabrese.

Durante il periodo del lockdown tante persone hanno cercato di placare l’ansia associata all’incertezza e alla paura, riempiendo le proprie dispense, ciò aveva un vero e proprio effetto ansiolitico, proprio come accadeva nel dopoguerra.

I dati di Coldiretti parlano chiaro: durante il lockdown c’è stato un incremento di vendita di farine, pane, pasta, alimenti che aumentano i livelli di serotonina (detta anche “ormone del buonumore) ma… a quale prezzo per la salute?

La maggior parte degli italiani dichiara in media un aumento ponderale di 2 kg nella fase 1, complice una sedentarietà “giustificata” che ben si conciliava a volte con la visione di “ interminabili” serie tv seduti sul divano, a volte con la gestione/aggiornamento dei social!


Ma come hanno vissuto questa richiesta coloro che soffrono di un disturbo alimentare? 
Come sarà stato convivere forzatamente con una famiglia che molto spesso è regolata da dinamiche disfunzionali? Quanto sarà stato difficile resistere al’impulso dell’abbuffata avendo la dispensa piena? Quanto sarà stato difficile per le famiglie confrontarsi con i prolungati digiuni di una figlia? Quanto sarà stato faticoso per persone con un disturbo alimentare ammazzare la noia sui social passando da ricette succulente a vip in palestra con fisici scolpiti?

Tante storie, mille sfumature, ma un sentimento comune: LA SOLITUDINE.

Siamo nella FASE 2, non è ancora finita.
Possiamo uscire: anche se  fisicamente sono venute meno le limitazioni psicologicamente non per tutti questo basta a sentirsi liberi, soprattutto quando la libertà vuol dire un confronto con la percezione di una solitudine e di vuoto intorno.

Noi terapeuti ci siamo, continuiamo ad essere UNA BASE SICURA per le nostre pazienti e per le loro famiglie, come abbiamo continuato a fare in questi mesi, a distanza.

NON SIETE SOLI.

Il Centro Mara Selvini per la cura dell’anoressia e dei disturbi alimentari è pronto ad accogliervi, in sicurezza, nella sua sede di Arluno presso  “IL FILO DI PERLE”, un posto sicuro: un luogo ideale per ripartire alla ricerca di benessere e cambiamento.



martedì 26 maggio 2020

"IL FILO DI PERLE" VISSUTO DA ALICE: IL RACCONTO DELLA SUA ESPERIENZA FORMATIVA INSIEME A NOI





Quando sei al tuo ultimo anno di università e ti trovi a dover scegliere il servizio in cui fare la tua
ultima esperienza di tirocinio decidi di porti alcuni criteri con cui sceglierlo. Comprendi che non
puoi permetterti di prendere sottogamba la scelta, rischiando così di perdere l’ultima occasione di
entrare nel vivo del mondo del lavoro educativo e pedagogico da studentessa impegnata in un
lavoro di ricerca.
Ed è stato proprio dopo una ricognizione di vari servizi di consulenza che mi sono fermata su Il Filo di Perle, nella speranza di entrare a lavorare su un progetto di ricerca in un servizio che fosse ricco
di stimoli per la mia formazione. Le motivazioni che mi hanno spinto verso questo preciso servizio
sono state, per primo la ricchezza data dalle varie professioniste che lo caratterizza, ma soprattutto
gli interventi dell’area pedagogica in sostegno alla genitorialità e alla maternità.
Ho vissuto il Filo e nel Filo per tre mesi, tempo che mi ha permesso di entrare nel vivo della sua
quotidianità, della sua cultura e della sua professionalità. Sono stati mesi di curiosità, di scoperta, di
ricerca, di riflessione, di domande, di sviluppo e di crescita. Sono stati mesi in cui, trovando lo
spazio e il posizionamento ottimale, ho osservato, ho ascoltato, ho fatto spazio ad emozioni e
pensieri e li ho vissuti fino in fondo, lasciando anche germogliare il timore per la grande la
consapevolezza e responsabilità del ruolo e della professionalità.
Sono stati tre mesi di ricerca, di studio e di approfondimento sul ruolo della pedagogista, ricerca che
mi ha portata ad acquisire proprio quella consapevolezza che può nascere soltanto dal so-stare nella
pratica, grande ad un posizionamento che sappia essere problematizzante e riflessivo e che,
ponendosi domande ed aprendosi ipotesi, favorisce l’instaurarsi di un processo di apprendimento.
Quello che è emerso da queste dinamiche molto complesse e molto potenti sono state riflessioni e
apprendimenti estremamente ricchi. Qui vorrei riportare alcuni di questi, ponendo l’attenzione su
due piani interdipendenti tra loro; la cultura e i valori del servizio e il ruolo della pedagogista
all’interno di essi.

Quello che appare chiaro fin dal primo momento che si entra nel servizio, ma che emerge in
maniera più consapevole a seguito di un lavoro di ricognizione e di riorganizzazione del pensiero,
sono i valori caratterizzanti della cultura del servizio ai quali ho voluto associare un elemento del nome o del loro del servizio.

La curale perle – intesa come un accompagnamento che sappia essere una presa in carico
dell’utente autentica, unica e preziosa come una perla. Preziosità che si concretizza e prende forma
nella pratica degli interventi; cura degli spazi e dell’ambiente, dei tempi, della relazione e delle
persone.

L’accoglienzala casa – che declinandosi sia sul piano professionale, con professioniste pronte
all’ascolto, sia sul piano di ambiente e spazi, permettono all’utente che entra nel servizio di sentirsi
subito a suo agio in un ambiente informale e familiare, proprio come una casa.

La multidisciplinarietà il filo – come elemento fondante e caratterizzante dell’equipe, permette
un’accoglienza e una presa in carico dell’utenza a 360°, proprio grazie al filo che tende e connette
le varie professioniste caratterizzando un’equipe strutturata non come una somma delle parti, ma
come un sistema capace di generare un sapere condiviso.

Ed è all’interno del dinamismo che si genera da questi valori che nasce e che opera il lavoro della
pedagogista. Dell’ambito educativo e pedagogico, e nello specifico consulenziale, tra i tanti
elementi caratterizzanti emersi, vorrei portare alla luce quelli che sono stati di fondamentale
importanza nel corso della riorganizzazione del servizio a seguito dell’emergenza.
Prima fra tutti la costante necessità di una postura di ricerca. Essere in ricerca ha significato per
Maddalena in un primo momento sapersi fermare e darsi del tempo per un ascolto e
un’osservazione attivi e autentici e che, stando nel vivo del contesto indagato, sappiano far
emergere ciò sta succedendo; quali trasformazioni e cambiamenti, quali bisogni e nuove necessità
emergono? Da qui, raccogliendo i primi dati emersi si è dato l’avvio alla sperimentazione sul
campo; la pratica dell’educazione e della pedagogia non funzionano per ricette preconfezionate, ma
hanno bisogno di prove, di sperimentazione, ma soprattutto di attesa dei risultati per poi riprogettare
e risperimentare. La consapevolezza di questo processo complesso, e la volontà di intraprenderlo, è
ciò che ha permesso di riprogettare interventi e percorsi che abbiano saputo rispondere in maniera
autentica ai bisogni emersi, essendo aderenti alla realtà.
Il secondo elemento di grande valore che ho ritrovato nel servizio, e che ritengo essere essenziale in
un momento di emergenza molto delicato e complesso, è la necessità di una formazione continua.
Accanto alla postura di ricerca, e strettamente connesso ad essa, l’essere in formazione è ciò che ha
consentito al servizio, di pensare e progettare interventi che non si istituiscano come calati dall’alto,
ma germogliati e nati nel vivo dell’esperienza che si sta vivendo, garantendo così un certo livello di
professionalità. Continuare a porsi domande, tenendo lo sguardo aperto e attento, è ciò che permette
di cogliere quello che accade, saperlo significare e, rapportandolo a sé stessi e alla propria
professionalità comprendere cosa e come poter modificare o approfondire.
Al termine di questo mio percorso formativo, quello che mi rimane e che mi porto via dal Filo di
Perle è un pezzetto di quell’unicità, di quella preziosità e di quella professionalità, elementi che mi
hanno dato l’opportunità e l’occasione, di sperimentare e sperimentarmi, di approfondire, di
conoscere e di apprendere. Se mi si dovesse chiedere “che tipo di esperienza è stata quella al Filo di
Perle?” risponderei: “è stata un esperienza estremamente generativa!”

Arrivata anche alla fine di questo scritto, arriva anche la vera e propria fine della mia esperienza in
questo servizio. Per questo desidero ringraziare prima di tutte Maddalena che con la sua gentilezza,
la sua cura e la sua costante disponibilità è stata come tutor fondamentale per tutto il mio percorso.
Ogni riflessione e ogni apprendimento maturato è stato frutto anche della sua professionalità e del
suo ruolo. Un grazie va anche ad Eleonora che, grazie alla sua grande disponibilità, ha dapprima
reso possibile la mia esperienza presso questo servizio e poi è stata parte integrante della ricerca.
Infine, un grazie anche a Marzia e Letizia che, nonostante mi abbiano vissuta di meno, si sono
dimostrate fin da subito aperte e disponibili a prendere parte alla ricerca.

Un grazie va anche agli altri professionisti che operano in collaborazione con il Filo di Perle e che
mi hanno dato l’occasione di entrare nei loro spazi, nei loro tempi e nei loro interventi.

Ed infine, il grazie più grande va a tutte le mamme incontrate, ai bambini, ai papà, nonne e tate che
mi hanno accolto come parte integrante dei gruppi, dandomi così l’opportunità di intraprendere
questo percorso estremamente ricco e formativo.

Grazie!
Alice.

giovedì 14 maggio 2020

COCCOLE IN CUCINA: LA PRIMA MERENDA

Immagine tratta dal Web

MELA COTTA E UVA SULTANINA

FACILITA':💛
INGREDIENTI:🍏🍎

-UNA MELA
-ACQUA
-UVETTA SULTANINA


PREPARAZIONE:🙇

LAVARE, SBUCCIARE E TAGLIARE A PEZZI UNA MELA.

METTERE IN UN PENTOLINO CON POCHISSIMA ACQUA LA MELA E QUALCHE UVETTA SULTANINA MESSA IN PRECEDENZA IN AMMOLLO (SEMPRE IN POCA ACQUA).

CUOCERE A FUOCO BASSO, FINCHE' NON ASSUME UNA CONSISTENZA MORBIDA.

IN BASE AL PROPRIO BIMBO, PASSARE IL TUTTO PER CREARE UNA MORBIDA CREMA OPPURE  LASCIARE I PEZZETTI.
🍏
SI PUO' INSAPORIRE CON UN PIZZICO DI CANNELLA A CRUDO O METTERE UN PAIO DI CHIODI DI GAROFANO IN BOLLITURA.