Scopri le nostre proposte in ambito ostetrico, pedagogico e psicologico
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Un nonno e un nipotino passeggiano al parco e con estrema naturalezza e delicatezza inizia il loro dialogo sulla morte : "Hai paura della morte?" e "Vorresti sapere prima quando morirai?", o ancora domande esistenziali come:" Perchè moriamo?" e "Cosa c'è dopo la morte?".
Si tratta di una storia che aiuta grandi e piccini ad esprimere le proprie paure, a trovare le parole per comunicare su un tema tanto delicato e per tanti adulti difficile da affrontare con i bambini, perchè mossi da un desiderio protettivo si pensa che sia meglio non esporli a tale aspetto della vita, e invece avvicinare i bambini gradualmente alla morte in realtà è il vero modo per proteggerli dando loro strumenti per comprenderla.
A rendere ancor più ricca questa proposta è l'epilogo finale a cura della terapista Rebecca Dabekaussen, specializzata nell'elaborazione del lutto e della perdita, con consigli e suggerimenti per affrontare il delicato tema insieme ai bambini.
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Ci si illude che cambiando il proprio corpo sia possibile
cambiare anche la propria vita.
Il corpo diviene un mezzo attraverso cui esprimere un dolore
interiore, un disagio che le parole non possono comunicare.
L’autoinganno consiste nel pensare di poter aumentare il
proprio senso di valore in quanto capaci di controllare la fame e il proprio
corpo.
Esiste un convincimento alla base: quello di non “essere
abbastanza”, di non “valere abbastanza”, di avere un qualche aspetto di
“difettosità”; si cerca quindi di recuperare autostima sfidano la natura e il
normale istinto di sopravvivenza che spinge a nutrirsi.
Si arriva a credere di poter essere “più forti” e non ci si rende
conto
di quanto
la fragilità dell’anima sia scolpita nella fragilità del corpo.
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Anna e Milo sono i due piccoli protagonisti di questa storia che proprio come tutti i nostri bimbi vivono la classica routine del nido e della scuola dell'infanzia.
Ma come poter raccontare a mamma e papà tutto quello che succede in una lunga giornata se ancora non si hanno a disposizione tutte le parole che si vorrebbero? Un libro fatto di frasi dolci, diretto ma semplice che racconta in maniera armoniosa e delicata il momento del distacco, quello della pappa, il momento del pisolino e infine il momento del ricongiungimento pieno di gioia nel ritrovarsi. 24 pagine da raccontare e da leggere insieme ai nostri bimbi per ricordare loro che mamma e papà tornano sempre e per insegnare loro ad affrontare uno dei momenti più delicati ed emozionanti della ripresa di settembre. Queste pagine insegnano inoltre a riconoscere e legittimare le emozioni dei bambini. Provare tristezza, dispiacere, nostalgia, rabbia, paura è del tutto normale e naturale. Tali emozioni, per quanto spiacevoli, devono essere accolte e non negate. I bambini crescendo vivranno continue separazioni nel corso delle propria vite ed hanno bisogno di imparare a gestirle, sapendo di poter contare sul supporto empatico degli adulti di riferimento.
A volte una frase può valere più di mille discorsi: e allora A PIÙ TARDI! Che sia un buon inizio per tutti voi.
Età di lettura: da 2/3 anni.
Babalibri, 2007
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Le esperienze infantili, il
modello genitoriale con cui ci si è relazionati influenzano il modo in cui
ciascuno darà forma e sostanza al proprio ruolo genitoriale:
il figlio che
siamo stati e i genitori che abbiamo avuto influenzano il modo in cui saremo
genitori.
Eppure capita spesso di
incontrare persone che si domandano il perché, nonostante certi comportamenti
li abbiano tanto fatti soffrire da bambini, tendono a riprodurre quelle stesse
modalità relazionali con i propri figli:
come liberarci dai vincoli del passato che
continuano a condizionarci nel presente?
È questa la tematica al centro
del libro “Errori da non ripetere" nel quale Daniel Siegel, psichiatra
infantile di fama internazionale, e Mary Hartzell, educatrice e psicologa gli
autori mostrano sia come le prime interazioni del bambino con le figure di
riferimento abbiano un impatto diretto sulla struttura e sul funzionamento del
cervello sia come la rilettura del proprio passato aiuti a comprendere e
talvolta prendere le distanze da modelli educativi che si sono “subiti” e che
non si condividono del tutto o in parte.
Questo libro mette il focus sulla
possibilità che il genitore ha di gettare il seme più prezioso nella vita di
suo figlio: l’amore per se stessi e la fiducia nell’altro; se si
potessero tradurre in parole queste precoci esperienze del bambino,
suonerebbero più o meno cosi:
“la mamma accorre al mio
richiamo, sono degno di amore”,
“ la mamma mi lascia sperimentare
ma, se mi volto a cercare il suo sguardo, scopro che il suo è restato su di me:
posso sorriderle e continuare a esplorare, sono al sicuro”.
Un attaccamento sicuro nei
confronti di un adulto in grado di rispondere alle richieste primarie del
bambino è di fondamentale importanza per il suo sviluppo cognitivo ed emotivo perché
permette al bambino di costruire dentro la relazione con la figura di
riferimento una graduale percezione di se’ come degno di amore proprio perché oggetto
dell’amore materno al quale la madre risponde e, contemporaneamente, si
costruisce una visione del mondo come un posto “sicuro” in cui potersi pian
piano muovere ed esplorare sapendo che, in caso di bisogno o pericolo, la
figura di riferimento accorrerebbe in modo pronto, accogliente e capace di
contenere e dar senso alle esperienze fatte e agli stati interni.
Un libro per riflettere, uno
stimolo per migliorarsi.
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Continua la forrmazione
delle psicoterapeute de Il Filo di Perle
per garantire sempre la massima professionalità e competenza
Domani sarà un nuovo giorno per crescere e raccogliere nuovi stimoli professionali da tradurre in cura e attenzione per le nostre mamme alle quali vogliamo riservare solo il meglio!
I DCA sono un'esperienza dolorosa, la maternità un'occasione di rinascita: Il Filo di Perle c'è, le nostre professioniste accompagnano in questo percorso delicato ma finalizzato al benessere della relazione della donna col proprio corpo e con la maternità.
Siamo con le mamme che con coraggio sfidano il cambiamento, sia nella mente che nel corpo.
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Autrice: Suzy Lee-2008
Edizioni Corraini
Le parole a volte non servono, a riempire il cuore e la
fantasia bastano le immagini: la mano di Suzy Lee è stata capace di realizzare
con carboncino e colori acrilici tavole da un impatto comunicativo poetico.
Ad ogni pagina una storia, ad ogni tavola un’emozione.
Un’opera che apre il cuore di grandi e piccini: regala il
profumo dell’oceano, il fresco dei suoi schizzi, il progressivo, coraggioso, dolce
contatto tra l’entusiasmo di una bambina e l’immensa capacità dell’acqua di
divertire e stupire.
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Sembra di sentire il vivace fragore di piedini che giocano su
quella linea di fior d’acqua e le risate che colorano l’aria tanto che la gioia
tinge, ad un certo punto, il cielo di azzurro.
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"Quando le parole non bastano per descrivere un vissuto o un’emozione è
spesso necessario ricorrere a strumenti complementari che aiutino la cura
psicoterapeutica del paziente.
uno dei
mezzi più usati oggi è la fotografia un medium artistico potente dal punto di
vista emotivo e comunicativo, che si è evoluto negli ultimi decenni come
tecnica non solo in arte-terapia (Cosden e Reynolds, 1982), ma anche in
orientamenti psicoterapeutici diversi" (Chiara Di Nuzzo).
Per saperne di più: https://www.stateofmind.it/2016/03/fotografia-in-psicoterapia/
UN PO' DI STORIA
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| -Dott.ssa Garavaglia e Dott.ssa Montinaro- |
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| 18/5/2019-L'equipe psicologica de Il Filo di Perle (Dott.sse Montinaro e Garavaglia )ha partecipato alla celebrazione del XXV anniversario della fondazione della scuola di Psicoterapia "Mara Selvini Palazzoli". |
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Il Filo di Perle apre le porte ad una nuova collaborazione con Valentina Calabrese-Indipendent Usborne Organiser
Siete tutti invitati il 15 MAGGIO A PARTIRE DALLE 17 per incontrare Valentina che vi racconterà la peculiarità e la ricercatezza delle proposte di lettura Usborne in lingua inglese: ce ne sarà per tutti i gusti!
Quale modo migliore per incuriosire i nostri bambini, quale occasione migliore per incontrarsi al Filo di Perle, per poter chiaccherare durante un happy hour dedicato ai grandi mentre un esperimento scientifico attirerà l'attenzione dei bambini!
un libro è un seme da cui potranno nascere tante curiosità e voglia di conoscere:
la voglia di sapere fa crescere
sia il sapere che la fantasia!
Il Filo di Perle
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Un atteggiamento
educativo verso i bambini volto a incoraggiare un vissuto positivo verso le
parti sessuali del loro corpo è fondamentale, tanto quanto deve essere positivo
l’atteggiamento verso le loro braccia, gambe o qualsiasi loro parte anatomica.
Trasmettiamo la
bellezza dell’essere maschio o femmina.
Permettiamo
loro di capire, passo dopo passo, domanda dopo domanda, che la sessualità è un
aspetto vitale della nostra esistenza, che ha a che fare con i sentimenti, col corpo
e con le emozioni:
capiranno così di essere stati loro stessi, per primi,
desiderati sia col cuore e che con il corpo della loro mamma e papà…
ne saranno
felici!
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