Ci manca il girare sovrappensiero la chiave nella toppa del cancelletto e scoprire di non averla azzeccata per l'ennesima volta nonostante la convinzione iniziale, ci mancano le borse sempre piene: per noi ogni volta che si va al Filo di Perle è come se si andasse a casa, borse piene di idee da condividere con le colleghe, libri, cibo da sgranocchiare, preziose caramelline che oseremmo definire "terapeutiche" dato il logorante trattamento che tanti di voi riservano al loro involucro, durante i nostri incontri.
Ci manca entrare e velocemente alleggerirci dai pesanti cappotti, dalle voluminose sciarpe e contemporaneamente accendere con un click lo stereo...Ci manca la musica di Emiliano Toso che dipinge la nostra sala d'attesa.
Ci manca la stretta di mano che lascia intendere il vostro stato d'animo, ci manca il non poter cogliere le vostre espressioni più tipiche che ci sono diventate familiari e che ci guidano nei nostri incontri.
Ci manca non potervi offrire una tisana o un caffe'.
Ci manca l'aspettare l'arrivo della collega con cui scambiare due parole e condividere un'emozione.
Vi confessiamo ciò che abbiamo capito:
la mancanza non sottrae intensità ai legami ma l'aumenta: dipende dalla loro forza
e poi
che oggi ci vediamo a distanza non è così vero.
Abbiamo dovuto lasciarci attraversare dallo stupore della percezione dell'autenticità dei nostri legami OLTRE uno schermo o un telefono.
Ci fate entrare nelle vostre case, nei vostri più intimi rifugi, qualcuno con un po' di pudore qualcuno anche con gioia. Grazie.
Noi vi facciamo entrare nei nostri angoli di casa ritagliati e riservati in modo esclusivo ai nostri incontri.
La tecnologia non ci ha allontanati, ci sta aiutando.
Vediamo volti senza trucco, cuori senza corazza...
quelli li vedevamo forse anche prima...
ma non erano quasi mai in tuta.
Con affetto
Le vostre psicoterapeute, ostetriche e pedagogiste
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