giovedì 30 aprile 2020
PER NON PERDERE IL FILO: INCONTRI TEMATICI PER GENITORI CON BAMBINI 12-36 MESI
COCCOLE IN CUCINA: VELLUTATA DI QUINOA E ZUCCHINE
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Immagine tratta dal web |
INGREDIENTI:🌿💧
- UNA ZUCCHINA
-MEZZA CIPOLLA
-ACQUA (2 MESTOLI)
-30 GR DI QUINOA
PREPARAZIONE 🙇:
FACILE💛
CUOCETE UNA ZUCCHINA FRULLATA CON MEZZA CIPOLLA TAGLIATA FINEMENTE IN DUE MESTOLI D'ACQUA, AGGIUNGENDO POI ANCHE LA QUINOA, CHE ASSORBIRA' L'ACQUA MAN MANO, CUOCENDO PER IL TEMPO RIPORTATO SULLA CONFEZIONE DI QUINOA.
UNA VOLTA COTTA LA PAPPA, FRULLATELA NEL PASSAVERDURA O NEL CUOCIPAPPA.
❓LO SAPEVI CHE...
- ESISTONO TRE TIPI DI QUINOA : GIALLA, ROSSA E NERA; LA PIU' DELICATA E' LA GIALLA QUINDI SUGGERIAMO DI PARTIRE DA QUELLA.
- PUR NON ESSENDO UN CEREALE LA QUINOA E' RICCA DI NUTRIENTI E CONSISTENZA AL PARI DI QUESTI.
- E' NATURALMENTE PRIVA DI GLUTINE, ESTREMAMENTE RICCA DI FERRO, FOSFORO E CALCIO.
- SI PRESTA ALL'ALIMENTAZIONE DEI PIU' PICCOLI PERCHE' DI RIDOTTE DIMENSIONI E PIUTTOSTO VERSATILE.
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COCCOLE IN CUCINA,
SVEZZAMENTO
Ubicazione:
20010 Arluno MI, Italia
lunedì 27 aprile 2020
FILI DI LUCE & PERLE DI NASCITA: I VOSTRI RACCONTI
mercoledì 22 aprile 2020
COCCOLE IN CUCINA: CREMA DI ZUCCA
martedì 21 aprile 2020
FILI DI LUCE & PERLE DI NASCITA: I VOSTRI RACCONTI
Debora e Jonathan
lunedì 20 aprile 2020
ANNA RITA VERARDO: RIPARARE IL TRAUMA INFANTILE
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OGNI BAMBINO QUANDO SI SENTE SOLO, STANCO O MALATO O IN PERICOLO HA BISOGNO DELLA VICINANZA PROTETTIVA DI QUALCUNO CHE LO FACCIA SENTIRE AL SICURO
IL GENITORE "E' PIU' FORTE E PIU' SAGGIO" NELL'OFFRIRE PROTEZIONE
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Un invito alla lettura |
sabato 18 aprile 2020
LA PSICOTERAPEUTA LETIZIA GARAVAGLIA INTERVISTATA DA LOGOS
LEGGI L'ARTICOLO SU LOGOS
In questo periodo difficile e complesso, ci troviamo a fare i conti con emozioni nuove e spesso improvvise, difficili da controllare e a volte anche da comunicare.
Tra le difficoltà maggiori troviamo molto di frequente la gestione dello stress emotivo derivante da una diagnosi di positività a COVID19 a carico di un familiare. Questo specifico caso, rappresenta per ogni individuo un esame di realtà. Spesso si è soliti pensare “a me non succederà” come se ci sentissimo immuni ed è un meccanismo di funzionamento protettivo che la mente agisce, per limitare il sovraccarico emotivo e contenere l’ansia. Quando una malattia colpisce, e come in questo caso una malattia così altamente infettiva, ci costringe a fare i conti con la propria fragilità e con la possibilità di essere impotenti.
La prima reazione è l’incredulità: se il familiare positivo a Covid non vive nella stessa abitazione degli altri, è molto probabile che la mente non abbia una prova concreta e tangibile di quello che sta accadendo, come fossimo protagonisti di un brutto film. Tuttavia, questa fase dura molto poco ed fino a far emergere emozioni più forti che aderiscono alla situazione reale, quali per esempio ansia e paura.
È importante distinguere il livello di criticità del Covid che ha colpito il familiare. Se il familiare viene portato in ospedale, il carico emotivo è di gran lunga maggiore. Non si può avere il controllo della situazione, saranno i medici a dare comunicazioni sullo stato di salute del familiare e sulla sua prognosi. Il livello emotivo maggiormente presente in questa situazione è il senso di colpa, per non riuscire ad essere vicino al proprio familiare, perché non è possibile assisterlo e soprattutto fargli sentire il proprio affetto, prendendosi cura e occupandosi del proprio caro.
Se il familiare è a casa, invece la situazione è maggiormente sotto controllo, anche se l’ansia generata da una diagnosi di coronavirus può essere molto forte.
Inoltre una diagnosi di coronavirus a carico di un familiare, genera una preoccupazione anche sul proprio stato di salute, con conseguenti comportamenti di somatizzazione e paura di essere infetto, per esempio la paura di avere la febbre, con conseguenti prove di temperatura continue, oppure un semplice starnuto può essere interpretato come il primo segnale di positività al virus.
A questo scenario si aggiunge inoltre la difficoltà di esprimere e condividere le proprie paure e preoccupazioni, che invece la nostra mente ed il nostro corpo assimilano, con possibili alterazioni del sonno o dell’alimentazione. Proprio per questo motivo si potrebbe far fatica a dormire o all’opposto si dorme troppo a causa appunto di un sovraccarico emotivo. Il sovraffollamento dei pensieri e delle preoccupazioni ostacola il sonno e ricade sull’alimentazione: non si riesce più a mangiare o si mangia molto di più trovando nel cibo una consolazione.
Cosa fare quindi per gestire lo stress emotivo derivate da una diagnosi di coronavirus a carico di un familiare?
Se il familiare è curato a domicilio in un'altra abitazione, è possibile fargli sentire la propria vicinanza attraverso videochiamate, chiamate o messaggi, per fargli sentire il proprio affetto e nello stesso tempo avere notizie sul suo stato di salute, indicazioni che possano abbassare i livelli di preoccupazione. È bene non diventare troppo assillanti, per un proprio bisogno di controllo, perché questo potrebbe risultare fastidioso per l’altra persona che è in uno stato di malattia.
È importante evitare di preoccuparsi e agitarsi eccessivamente, cercando continuamente informazioni, tenendosi troppo informati sui notiziari, o mantenendo un altro livello di controllo sulle manifestazioni corporee. Se compaiono sintomi o avvisaglie contattare il proprio medico di base, che saprà dare tutte le informazioni necessarie.
Questi comportamenti di controllo potrebbero essere un ostacolo nel mantenere una certa ruotine quotidiana, perché i pensieri negativi potrebbero essere invasivi e occupare la mente, a discapito della lucidità e della capacità di affrontare le cose di tutti i giorni, motivo per cui invece è importante mantenere uno stile di vita sano e una routine giornaliera.
In una situazione di questo tipo è normale sentirsi tristi, stressati, confusi, spaventati e arrabbiati, ma se il livello di questo emozioni dovesse essere molto alto e particolarmente preoccupante, senza avere la possibilità di condividere con qualcuno i propri vissuti, è possibile contattare uno dei servizi di supporto telefonici attivati in questo momento, dove uno specialista potrà essere di aiuto per gestire questi emozioni così forti e a volte invalidanti.
LA PEDAGOGISTA MADDALENA ALEMANI SU "LOGOS" PARLA DI COVID E ANSIE DEI BAMBINI
Gli scenari possono essere molti e differenziati in base all’età del bambino, ma è giusto ricordare delle linee guida generali di intervento. Partiamo dal presupposto che tutti i bambini, indistintamente dalla loro età percepiscono in maniera chiara e inequivocabile lo stato emotivo dei propri genitori. Ecco alcuni spunti di riflessione della pedagogista Maddalena Alemani.
Anche i bambini sono coinvolti in questo turbinio di forti emozioni, e molto spesso a differenza degli adulti non dispongono ancora di una struttura neuronale abbastanza matura per poter rielaborare la situazione che si sta verificando. Gli scenari possono essere molti e differenziati in base all’età del bambino, ma è giusto ricordare delle linee guida generali di intervento. Partiamo dal presupposto che tutti i bambini, indistintamente dalla loro età percepiscono in maniera chiara e inequivocabile lo stato emotivo dei propri genitori.
Dunque se gli adulti di riferimento sono ansiosi, preoccupati, spaventati, tristi (tutte emozioni legittime in questo momento storico) i bambini a loro volta percepiranno nella relazione genitoriale un elemento differente rispetto al solito che disturba, e del quale bisogna preoccuparsi. Potranno in questo modo alterare il ritmo di sonno, manifestare rabbia e forti crisi di pianto. È bene dunque aprire un dialogo con i propri bambini, in modo semplice e chiaro senza troppi giri di parole, è importante che l’adulto riconosca il proprio stato d’animo: così facendo veicoliamo al bambino un messaggio che parla di noi, ci avvicina alla sua sfera emotiva più profonda, permette a lui stesso di rielaborare il livello emozionale che percepisce e lo aiuta ad esorcizzare la paura. Molto spesso i genitori adottano l’atteggiamento diffuso, ma estremamente pericoloso, di “tenere nascosto al bambino” gli avvenimenti difficili da spiegare.
Raccontare al bambino che cosa sta succedo nel mondo, con parole semplici e chiare, lo aiuta invece a dare un senso all’interruzione scolastica, all’allontanamento dai propri compagni, all’impossibilità di vedere i nonni. Preparare i bambini attraverso il colloquio senza esporli al panico, ma indirizzarli con cautela, li aiuta ad essere consapevoli di quello che sta succedo e potersi dare delle risposte concrete, ad esempio: perché mamma e papà sono a casa da così tanto tempo?
E’ importante spiegare loro del Coronavirus, attraverso un racconto, la narrazione, un disegno; è importante spiegare loro l’importanza di indossare la mascherina e i guanti (dato che vedranno sempre più frequentemente persone munite di questi dispositivi); è importante raccontare loro di come si stanno organizzando i “più grandi”, gli scienziati e i medici per tenere a bada questo virus nuovo, ponendo enfasi sugli aspetti positivi della ricerca, e sottolineando che torneremo alla normalità.
Diventa funzionale dunque mantenere una buona routine quotidiana, tenere lontani i bambini (anche i più piccoli!!!) dagli schermi mentre si ascoltano notiziari: anche se < tanto non capiscono > i più piccoli assorbono l’intensità emotiva delle nostre reazioni, della nostra mimica facciale, e percepiscono l’atmosfera di tensione che crea l’allarmismo delle news. Evitare di commentare situazioni drammatiche o parlare di decessi in loro presenza. Sembrano interventi scontati, ma non lo sono affatto: riceviamo tutti i giorni numerose richieste di consulenza da parte di genitori che chiedono un aiuto professionale su come affrontare il discorso con il proprio bambino, è bene confrontarsi con un esperto se non si è sicuri delle proprie modalità, in modo da costruire insieme un modus operandi condiviso, adatto e su misura ad ogni famiglia.
Così, allo stesso modo diventa importante comunicare al proprio piccolo che un familiare è affetto da Covid: valutare l’intensità e lo status del familiare in oggetto e cercare di semplificare il più possibile la situazione per il nostro bambino, fare dei riferimenti concreti come ad altre malattie per le quali è bisogno di una cura. Se il familiare in questione è ricoverato in ospedale dare fiducia ai medici e agli infermieri che si stanno prendendo cura di lui e che tutti i giorni chiamano per dirci come sta. Sottolineare che si trova nel posto più sicuro di tutti. Nel frattempo potete proporre al vostro piccolo di disegnare dei dipinti o preparare una scatola speciale da consegnare al famigliare quando starà meglio. Allo stesso modo se il famigliare in questione è in isolamento, potete decidere di mandargli delle foto oppure di creare una scatola delle soprese con disegni, costruzioni, che verranno recapitate quando sarà possibile.
Per ogni situazione esiste una risposta specifica di intervento che rispetta in modo curato, delicato e professionale la storia familiare di ognuno.
Il nostro studio “Il Filo Di Perle”
+39 375 5953531
nasce come spazio di consulenza e supporto alla famiglia a 360° grazie alla presenza di un’ostetrica, una pedagogista e due psicoterapeute. A fronte di questa emergenza è stato istituito IL FILO DIRETTO, servizio gratuito di consulenza telefonica a favore della popolazione durante il periodo COVID. A chi è rivolto? Persone in quarantena o in isolamento domiciliare, donne in dolce attesa o appena rientrate a casa dopo il parto, genitori in difficoltà nella gestione dei bambini, familiari preoccupati per la salute dei propri cari.
mercoledì 15 aprile 2020
COCCOLE IN CUCINA:MIGLIO CON ZUCCA E LENTICCHIE ROSSE DECORTICATE
martedì 14 aprile 2020
FILI DI LUCE&PERLE DI NASCITA: I VOSTRI RACCONTI
sabato 11 aprile 2020
IL MOVIMENTO:ENERGIA GENERATIVA
giovedì 9 aprile 2020
COCCOLE IN CUCINA: CREMA DI CAROTE E MANDORLE
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DIFFICOLTA': FACILE💛
COTTURA: 20 MINUTI
INGREDIENTI:
400 ml ACQUA
300 gr CAROTE
50 gr PORRO
30 gr MANDORLE
🙇PREPARAZIONE:
Mettere in una pentola a cuocere le verdure tagliate a pezzi unite alle mandorle.
Tritate tutto per ottenere una crema.
Buon Appetito!
ps: lasciaci nei commenti domande o feedback!
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COCCOLE IN CUCINA
Ubicazione:
20010 Arluno MI, Italia
lunedì 6 aprile 2020
FILI DI LUCE & PERLE DI NASCITA: I VOSTRI RACCONTI
Il mio corpo cambiava, andava tutto bene, dicevano...
"se lo dite voi.." -pensavo io (la mamma)
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Eppure...
Il nostro futuro cambiava.
Le mie paure cambiavano e forse anche quelle di mio marito.
Il nostro coraggio aumentava, stranamente, insieme alle nostre domande.
Le lenti con cui guardavamo il mondo cambiavano: al primo posto ora c'eri TU.
LA PRIORITA' ERA PROTEGGERTI, PROTEGGERTI E ANCORA PROTEGGERTI.
Ma da cosa?
E chi sapeva se era mai abbastanza?
E chi sapeva come si faceva a farti star bene?
E chi sapeva come farti arrivare l'amore e proteggerti dalle nostre inevitabili paure ed errori?
Siamo stati fortunati: dopo ogni visita, eri sempre più grande e forte, e io sempre più contenta e attenta a proteggerti.
Un momento decisivo per noi è stato il corso pre-parto che ci ha permesso l'incontro con l'ostetrica, ha permesso il riconoscimento di un bisogno: quello di essere accompagnata/i da lei nel nostro viaggio verso la tua nascita.
Così l'abbiamo scelta.
L'idea di non essere soli, ma di avere accanto i suoi consigli che come balsamo placavano le mie ansie a volte irrazionali che solo una mamma in procinto di partorire può conoscere: l'idea di avere qualcuno che potesse essere testimone di un evento così importante, che potesse condividerne le tappe, che potesse essere in sala parto con noi, era un qualcosa a cui abbiamo scelto di non rinunciare.
Così le nostre vite si sono intrecciate.
A chi ci chiede: "ma ne è valsa la pena?" noi diciamo che per noi si, senza dubbio.
Il nostro è stato un parto naturale in ospedale senza complicazioni, l'aiuto più importante che ricordo di aver ricevuto dall'ostetrica è stata la tranquillità con cui ho vissuto il momento dalla rottura del sacco al momento in cui abbiamo deciso di prendere la valigia e recarci in ospedale.
Immaginavo quel momento da mesi e pensavo sarebbe stato concitato, pieno di ansie, invece ricordo l'emozione del sentire le acque calde bagnare le mie gambe mentre mi truccavo per andare a fare la spesa: mi sono goduta quel momento,
è stato un brivido di gioia ad attraversarmi e non di paura.
Era l'inizio dell'esperienza più meravigliosa che avrei potuto sperimentare nella vita ne ero consapevole, con mio marito abbiamo chiamato la nostra ostetrica, ci ha raggiunto a casa, e pian piano abbiamo deciso come procedere.
Ero curiosa... più curiosa che preoccupata.
L'arrivo in ospedale, preceduta da lei, che mi presentava alle colleghe ostetriche di turno mi faceva sentire protetta.
Mi sono sempre sentita al sicuro.
Non ho mai avuto il dubbio di non farcela, nonostante la fatica immensa e il lungo travaglio, ancora ricordo le lancette del grande orologio che era posizionato davanti a me.
Vedevamo le ore scorrere e la fatica aumentare,
ma la sicurezza e la fiducia nelle capacità racchiuse nel mio corpo di donna non sono mai vacillate,
la mano dell'ostetrica (che avrò stritolato)
e quella di mio marito che ho stretto come si tiene stretta la vita quando è proprio il senso della NOSTRA vita che si sta mettendo al mondo,
mi hanno aiutato a liberare una forza che mi ha permesso scoprire il senso profondo della maternità: mio figlio aveva bisogno che lo lasciassi andare,
quell'amore doveva avere il gusto della liberta':
libertà dal dolore, dall'attesa, dalle paure...era il momento dell'incontro,
il privilegio più vero che esista.
Il nostro privilegio si chiama ANDREA.
Grazie alla nostra ostetrica Eleonora.
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FILI DI LUCE & PERLE DI NASCITA:I VOSTRI RACCCONTI,
OSTETRICA
Ubicazione:
20010 Arluno MI, Italia
giovedì 2 aprile 2020
COCCOLE IN CUCINA: VIENI A SCOPRIRE LA PRIMA PROPOSTA
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SI TRATTA DI UNA PREPARAZIONE "BASE" CHE SARA' SEMPRE UTILE AVER PRONTA, SI POTRANNO VARIARE LE VERDURE, MA IL BRODO RAPPRESENTA UN IMPORTANTE "INGREDIENTE" NELLE PRIME PROPOSTE IN QUANTO CONSENTE DI INTRODURRE NUTRIENTI IN MANIERA VARIA E GRADUALE.
📗INGREDIENTI:
-VERDURA DI STAGIONE🌿🌱🍃
-ACQUA💧💧💧
🙇PREPARAZIONE:
DIFFICOLTA': FACILE💛
DOPO AVER LAVATO LE VERDURE, METTERLE IN PENTOLA CON ACQUA E FARLE BOLLIRE.
TEMPO DI COTTURA IN PENTOLA A PRESSIONE: CIRCA 20 MINUTI.
IL PREPATATO PUO' ESSERE CONSERVATO 24H IN FRIGORIFERO.
💭CONSIGLI NELLA SCELTA E NELLA INTRODUZIONE DI NUOVE VERDURE
-INIZIARE CON UNA VERDURA PER VOLTA
-INTRODURRE UNA NUOVA VERDURA OGNI DUE GIORNI CIRCA
-A SVEZZAMENTO BEN AVVIATO, IL BRODO DOVREBBE ESSERE PREPARATO ALTERNANDO MASSIMO 3-5 VERDURE
💡LO SAPEVI CHE...
- LA PATATA NON E' UNA VERDURA! ESSA E' UN TUBERO APPARTENENTE ALLA FAMIGLIA DELLE SOLANACEE, SI CONSIGLIA DI LIMITARE IL SUO USO NELLA PREPARAZIONE DEL BRODO VEGETALE.
-PUOI CONGELARE IL BRODO PER AVERE UNA SCORTA IN COMODE MONOPORZIONI USANDO CONTENITORI DI VETRO OPPURE...
USA LE VASCHETTE COMUNEMENTE IMPIEGATE PER FARE I CUBETTI DI GHIACCIO IN FREEZER
😉
lasciate le vostre domande o commenti qui sotto, Eleonora risponderà volentieri
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